Merenda Missionaria
La “merenda missionaria” – oggi merenda solidale – nasce come attività di raccolta fondi e di sensibilizzazione durante il mese missionario nell’ottobre di tanti anni fa. Una volta alla settimana, un gruppo classe ha iniziato a preparare la merenda per tutta la scuola. I ragazzi durante i giorni precedenti si organizzava e preparano nelle loro case alcuni alimenti tipici del proprio paese portando anche le bibite.
Pian piano, aumentando il numero delle classi, la merenda occupava i mesi di ottobre, novembre e dicembre riservando quella a ridosso di Natale ai Formatori.
Alla fine, si fa la somma di quanto raccolto e gli stessi ragazzi decidono a chi devolvere l’incasso. L’anno del terremoto ad Amatrice (Rieti), per esempio, è venuto il Parroco del paese a scuola, ha raccontato le storie di dolore vissute dai paesani e in presenza dei ragazzi è stato consegnato in mano un assegno del valore di quanto raccolto.
Nel corso degli anni il ricavato delle merende solidali è stato devoluto invece a ragazzi con determinati bisogni qui sul territorio.
Una tra le cose belle e costruttive è che gli stessi ragazzi sono costretti a mettersi d’accordo, a dividersi gli incarichi, a decidere un tema della merenda, l’abbigliamento in linea al tema scelto, la compilation musicale in base anche al periodo dell’anno in cui viene fatta, nonché il listino prezzi, la pubblicità (con divulgazione di locandine e cartelli illustrativi) tra le classi… Insomma un vero e proprio “compito di realtà”. A volte si sono organizzati anche dei giochi quali “braccio di ferro”, far canestro con una pallina da ping-pong… Tutto con lo scopo di raccoglier soldi per il progetto solidale scelto.
Una forma, questa, per prendere consapevolezza e sviluppare anche le soft-skills, mettere in gioco i loro talenti, consolidare il senso pratico che organizzativo.
I giovedì i ragazzi si ritrovano con il proprio Tutor e il gruppo Mission nel laboratorio della scuola e predispongono i prodotti che il giorno seguente saranno ultimati per essere venduti durante la seconda ricreazione a compagni e Formatori.
Anche quest’anno ha preso il via questa attività che, oltre a far crescere nella conoscenza delle proprie abilità, favorisce il Team Building, la valorizzazione della costruzione di qualcosa insieme come gruppo-classe, la risoluzione di problemi o imprevisti, ma soprattutto di collaborazione ed amicizia tra gli stessi alunni e i Formatori.